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SKU: BT.ZEC9788865401811 Nuovi segni per il teatro d'opera all'aperto. By Enrico Girardi. By Claudio Orazi. Opera or Operetta. Book Only. Composed 2017. 160 pages. Zecchini Editore #ZEC9788865401811. Published by Zecchini Editore (BT.ZEC9788865401811). ISBN 9788865401811. Italian.Con un contributo di Enrico Girardi. All’Arena di Verona e allo Sferisterio di Macerata, tra i più famosi e celebrati teatri all’aperto del mondo, Claudio Orazi dedica una riflessione sulla creativit della scena contemporanea nel Teatro d’opera. Conil contributo del critico musicale Enrico Girardi, e gli interventi dei registi Henning Brockhaus, Denis Krief e Graham Vick e un affascinante apparato fotografico, il libro ripercorre l’ideazione artistica ed i progetti registici e scenografici dialcune produzioni operistiche che hanno configurato una “nuova stagione” per i teatri musicali all’aperto, luoghi capaci di conservare il senso primigenio di theatron, con le rinnovate pulsioni dell’uomo contemporaneo. Certa concentrazione magneticaed enigmatica di queste assemblee teatrali, composte da migliaia di spettatori, si discioglie nella visione istantanea dei nuovi Segni dell’opera. Come autentici fantasmi appaiono i riflessi dello specchio e la bambola-feticcio per Violetta, il maredi Lucia su di un telo, il vascello di Rigoletto sul fiume sospeso nel vuoto, la sfera nera come meteorite per Turandot, l’incombente montagna rosso sangue di Butterfly, l’albero di ulivo per il mondo arcaico di Cavalleria. Ed ancora, il voltodell’Angelo innalzato su Floria Tosca, il giardino dell’amore per Figaro, la ferrigna biblioteca-prigione-nave di Nabucco. Il resto sono pietre come sedili, montagne di carne, un aereo stilizzato che squarcia la notte sull’oceano e le milleimmagini-pensieri di Giacomo che risalgono in superficie come da un Acheronte della memoria. Si tratta di “nuovi segni” inclini al linguaggio interdisciplinare, capaci di scolpire le pietre ed i muri degli antichi monumentali teatri, ove attraversolo sguardo riflesso del pubblico con la scena si rigenera l’antico rito collettivo del teatro. Oggi con nuove immagini l’ideatore è in cammino verso altri siti, progetti e avventure. Tra i capitelli in pietra degli antichi monasteri, dentro le grandibasiliche, negli ampi spazi dei teatri greco-romani così come in quelli piccoli settecenteschi. Nei luoghi dove le nuove forme dell’arte contemporanea siano capaci di superare le tradizionali separazioni tra autore e pubblico, tra produttore espettatore, a favore di un ininterrotto fluire della creazione artistica. Come sostiene Bill Viola verso i veri luoghi «in cui esiste l’opera d’arte, la mente e il cuore della persona che l’ha vista».
hector berlioz
hector berlioz